loredana, il tempo del dolore

L’adolescenza è un periodo caratterizzato da amori che vanno e vengono, da passioni che infiammano, ma che spesso si spengono nel giro di pochi giorni. Le trentenni di oggi ricorderanno di certo “Il tempo delle mele”, film dove una graziosa ragazzina, interpretata da Sophie Marceau, passava da una cotta all’altra con rapidità sorprendente e sperimentava così i primi baci, le prime carezze. Quei timidi baci di allora, oggi hanno lasciato il posto a veri e propri rapporti sessuali.
Dobbiamo arrenderci davanti al fatto che i giovani dei tempi moderni desiderano crescere in fretta: vogliono conoscere, sperimentare. Madri e padri, con il supporto anche delle istituzioni scolastiche, dovrebbero stare al passo ed incominciare prima possibile a parlare di contraccezione, di prevenzione delle malattie trasmettibili sessualmente perché, purtroppo, la mancata conoscenza di certi aspetti può cambiare per sempre il corso di una vita.
Basti pensare al drammatico caso di Lorena Cultraro, la quattordicenne uccisa e gettata in un pozzo a Niscemi. La piccola donna-bambina, unitasi con un ragazzo appena poco più grande di lei, era rimasta incinta ed è per questo, che il giovane padre, terrorizzato dall’idea di assumersi le sue responsabilità, ha maturato l’idea di ucciderla con l’aiuto di alcuni suoi amici.
Siamo davanti ad un caso sconcertante, che ha messo fine ad un’esistenza ancora tutta da vivere e a quella di un bimbo che ancora non aveva visto la luce. Una triste vicenda, frutto dell’inesperienza di una coppia troppo giovane, che segnerà in maniera irrimediabile la vita dei genitori di Lorena, di quella delle famiglie dei colpevoli e, naturalmente, quella dei colpevoli stessi.